Monete, caramelle, bottoni, parti di giocattoli, pile al litio che finiscono in gola, bloccando il respiro. Ogni settimana, in media, in Italia un bambino perde la vita a seguito dell’inalazione di cibo o corpi estranei, e questa rappresenta quasi un terzo delle cause di morte accidentale tra 0 e 4 anni, riducendosi poi a circa l’11% e il 5% rispettivamente nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni. “Quella che potrebbe sembrare una fatalità ineluttabile - osserva Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) – è tuttavia un’emergenza che si può e si deve evitare, se si considera che il più delle volte questi eventi si svolgono sotto gli occhi sgomenti di un adulto impreparato a intervenire”.
“Per questa ragione – prosegue Di Mauro – è fondamentale investire nella prevenzione, che significa cultura della formazione, non solo di chi opera nell’ambito sanitario-assistenziale, ma anche dei comuni cittadini”. Da qui lo spunto per la realizzazione di un manuale, a cura di Francesco Pastore, pediatra di famiglia, formatore nazionale Pblsd (Pediatric Basic Life Support Defibrillation) e istruttore Aha (American Heart Association), con la collaborazione di Marco Squicciarini, esperto del ministero della Salute per le manovre di rianimazione in età pediatrica e istruttore Aha, del Gruppo di lavoro per il sostegno alla genitorialità Sipps e di altri medici, pediatri e laici (non medici) con esperienza pluriennale in questo campo.
ADNKRONS 13/04/2016